In Sicilia assessorato alla cultura alla lega
- Scio me Nescire
- 13 mag 2020
- Tempo di lettura: 1 min

in vista un nobel per la pace per Kim Jong-Un?
Sembra davvero un controsenso, ma è ciò che davvero sta accadendo nella nostra Sicilia: il Presidente, Nello Musumeci, ha ieri convocato le forze di maggioranza in seno all’assemblea per stabilire il successore all’assessorato per i beni culturali del prof. Sebastiano Tusa, tragicamente scomparso nello schianto del volo Ethiopian Airlines 302. Una matassa non facile da sbrogliare in quanto sia Forza Italia, che il partito “verde” ambivano chiaramente alla carica, che dopo svariate ore di vertice è stata poi assegnata da Musumeci alla Lega. Certo è che chiunque sarà la persona designata a ricoprire questo ruolo, avrà non poco lavoro da compiere: circa 18mila pratiche ferme, che hanno un impatto pari a 7 miliardi di euro sulla nostra economia, nonché 3 punti di PIL. Ma siamo davvero sicuri che la decisione presa dal governatore sia quella
più lecita? Musumeci ha forse dimenticato che il partito al quale ha assegnato questa importantissima carica, è quello stesso partito che fino a pochi anni fa era denominato “Lega Nord”? Ha forse dimenticato come ancora oggi, veniamo chiamati da molte delle genti che ne fanno parte? Musumeci ha forse dimenticato che fino a qualche anno fa, il leader politico di questo partito, era lo stesso che diceva come noi meridionali siamo “troppo distanti” dall’ “impostazione culturale” del settentrione, e addirittura di
“anni luce”? la Sicilia sembra ormai aver dimenticato e archiviato tutto, abbiamo ceduto quella che è la cosa più importante per noi siciliani, la nostra forte identità culturale, allo “straniero”. Ossequi al nostro governatore, passato accattone di voti dalla Lega per sedere su quella comoda ed elegante, poltrona rossa.
Di Gabriele Lupo

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