Cattonazismo e Covid19: equazione senza soluzione

Che nel corso dei secoli quella della figura femminile sia sempre stata considerata come carne da macello, come forno per sfornare i propri rampolli, come parco giochi per svagarsi, è cosa saputa e risaputa, ma quel che accade ancora oggi, nonostante gli enormi passi storici, ha dell’incredibile. Trieste, 28 aprile 2020, Fabio Tuiach, ex pugile e consigliere comunale eletto con la Lega, ma che ha poi fatto il balzero passando a Forza Nuova, è un personaggio già noto nella politica locale per scandali quali l’affermazione “Maometto era un pedofilo e non accetteremo mai questa cultura”, la giustificazione dell’omicidio Cucchi con l’argomentazione che “essendo spaccino se l’è meritato”, e per l’astensione sua dal voto per attribuire la Cittadinanza onoraria alla superstite dell’olocausto Liliana Segre, motivando che “da profondamente cattolico” si è sentito “offeso” dal fatto che la Segre avesse detto, nel corso di alcune conferenze, che “Gesù fosse ebreo e che fu ammazzato proprio dagli ebrei”. Tuiach, qualche giorno addietro, con un post sul suo profilo personale su Facebook, riferendosi alla pandemia in corso, ha affermato che ne uscirà sano solo chi avrà recitato incessantemente il rosario, e chi avrà avuto una soddisfacente attività sessuale e che quindi, per tutte quelle donne che si oppongono ai desideri sessuali dei mariti, intende “portare una mozione per multare le mogli con il mal di testa “. Il consigliere cattonazista vorrebbe di fatto legalizzare lo stupro coniugale. È inutile commentare quanto grave e becera questa affermazione sia, ma da un personaggio poco eccellente quale il Tuiach ci si potrebbe aspettare di tutto. L’unica precisazione che è lecito fare è che ad una persona del genere dovrebbe essere interdetta la possibilità di sedere su una poltrona di un’istituzione democratica quale il comune, così come dovrebbe essergli interdetta la possibilità di essere definito “uomo”.

Gabriele Lupo