Lercio o Libero? L'ignoranza a portata d'informazione
- Scio me Nescire
- 26 apr 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Fino a qualche giorno fa sentivo risuonare nei balconi del vicinato l'Inno di Mameli. Ho sentito un senso di appartenenza e di orgoglio idilliaco, un impeto fresco di felicità. Io sono contento di essere italiano, e vorrei ribadire, italiano. Dopo molto tempo (ed erroneamente) girovagavo per le reti Mediaset alla ricerca di un po' di tv spazzatura per abbassare ulteriormente il mio QI. Certo, avrei potuto essere addirittura masochista nel soffermarmi in una puntata della D'Urso ma eccomi, mi fermo da Giordano che, con la sua voce stridula e fastidiosa, era in procinto di intervistare un noto giornalista quale Vittorio Feltri. Chapeau, in fondo cosa potrebbe andare storto in prima serata, attaccando molto semplicemente le prossime decisioni dell'onorevole De Luca? Ed è qui che mi sbagliavo: il signor Feltri, con alle spalle decenni di giornalismo filo-DC e centrodestra, tocca il fondo dichiarando l'inferiorità dei meridionali "in molte cose". In seguito, sia lui stesso sia la Meloni un po' per tappare il burrone con la cartapesta diranno che l'inferiorità sopracitata si riferiva al "divario economico" tra nord e sud, mentre i proprietari delle edicole del mezzogiorno si rifiuteranno di vendere le copie del giornale "Libero". Non male questi "inferiori"! Caro Feltri, le parla un meridionale. Un paragone poco veritiero come il suo non solo mi ha ricordato i tempi del nazismo, dove veniva palesemente dichiarata l'inferiorità "in molte cose" tra diverse "razze", ma in più ha dimostrato un'ignoranza tale che non mi aspettavo da un giornalista superiore come lei e questo mi dispiace tanto. Vede, a partire dal 1870 (con lo statuto Albertino) i fondi stanziati dalla destra storica per l'industria italiana sono stati utilizzati nella loro quasi totalità al nord, non considerando il sud. La corruzione e il divario sono stati creati da una monarchia a favore che non ha guardato inizialmente l'unità come annessione, ma come sottomissione. Tutto ciò ha permesso quel divario per cui lei si è giustificato, ma non per certo si può trattare di inferiorità. Il meridione, nonostante il progresso di stampo mafioso (proveniente sempre da un'amministrazione inesistente sin dall'inizio), si è rimboccato le maniche fin dall'inizio dandosi valore e onore. Il mio sud, così come lo vivo io, non ha avuto bisogno di nessun finanziamento statale per alzare la testa e lavorare, come tanto ci criticano di non saper fare per assenteismo o mancata voglia. È vero, il divario non sarà certamente colmato in fretta, nemmeno con la proposta "Sud 2030" del governo Conte. Possiamo dire però che, durante questa emergenza, abbiamo dimostrato solidarietà e senso civico, valori che lei alla sua veneranda età evidentemente non ha ancora acquisito.
Di Raffaele Coppola

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