Il 5G e le teorie del complotto
- Scio me Nescire
- 24 mag 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Nell’anno corrente, nonostante le difficoltà, lo sviluppo scientifico e tecnologico non si è arrestato. Con la crescente disponibilità di apparecchi tecnologicamente avanzati, tuttavia, rimane il dilemma di quanto effettivamente il progresso tocchi il comune cittadino, e di quanto quest’ultimo abbia familiarità con ciò che ormai considera di uso comune.
Di fronte problematiche socio-sanitarie come quella di cui abbiamo malauguratamente fatto esperienza potremmo dire che sì, il cittadino comprende. Eppure non sono mancate in queste ultime settimane affermazioni tendenziose della più varia natura. Riemerge allora la stessa domanda: quanto, esattamente, il cittadino comprende?
Al centro di questa spirale si è trovata, e non per la prima volta, una tecnologia in via di sviluppo già dall’ormai lontano 2008: il 5G.
Ma innanzitutto, che cos'è il 5G?
Si tratta semplicemente della quinta generazione di una forma di tecnologia di telefonia mobile oggi conosciuta come 4G LTE (a sua volta figlia del 2G e 3G) che ci permetterà, come nel caso della versione odierna, di avere prestazioni e velocità superiori rispetto a quelle fornite dalle tecnologie precedenti.
L’aspetto che ha fatto più scalpore tra coloro che hanno meno familiarità con tale tecnologia sono le supposte implicazioni scandalistiche, più elaborate e più tecniche rispetto a quelle degli anni sessanta, secondo le quali il 5G è la causa del Sars-COV-2.
Sappiamo bene che il virus è arrivato gli esseri viventi tramite un salto di specie (non diretto con l'uomo), favorito da rimescolamenti casuali del codice genetico.
Oggi le biotecnologie permettono di fare dei piccoli rimaneggiamenti sul codice genetico, anche di virus, non abbiamo gli strumenti necessari né tantomeno le conoscenze che ci permetterebbero di effettuare delle modifiche così vaste così precise per giungere a questo risultato
Non si hanno tutt'oggi dati certi sull'impatto del 5G sulla salute degli organismi viventi. È certo invece che le onde radio delle televisioni e tecnologie antecedenti al 5G (che usano le stesse frequenze) non hanno impatti significativi se non sui campi elettromagnetici.
Nel mondo moderno discernere verità scientifiche da comuni fake news non è certo semplice.
È però dovere del comune cittadino dotarsi di conoscenze il più possibile attendibili e un opportuno senso critico.
Di Giovanni Pennisi e Diana Opinato

Hey, l'ho scritto io! ♥